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Il parto
Che cosa aspettarsi

Le emozioni più frequenti dopo il parto sono l'euforia, la spossatezza, il sollievo, un senso di realizzazione e di orgoglio: beh, dopo tutto hai appena messo al mondo un nuovo piccolo essere umano!

Ma se il parto va diversamente da come avevi sperato o immaginato (più difficile, più lungo o più doloroso, per esempio), potresti sentirti angosciata o delusa.

Cose da tenere a mente

Ogni donna ha proprie rappresentazioni e pensieri circa la nascita del proprio figlio.

Esiste un modo fisiologico di partorire ma -talvolta- le esperienze al momento del parto possono essere diverse dalla realtà attesa.

Non sempre i genitori si innamorano istantaneamente del loro bambino, talvolta ci vuole un po' di tempo dopo la nascita (specialmente dopo un parto molto lungo o difficile) ed è molto comune sentirsi sopraffatti dalle emozioni, sia positive sia negative.

Ciascuno avrà la propria opinione sul miglior modo di fare le cose – dagli amici, familiari e colleghi agli sconosciuti in un supermercato. Benché le informazioni e i consigli possano essere sempre utili, assicurati di fare quel che è giusto per te, per il tuo bambino e il tuo partner, quello che vi fa sentire a vostro agio.

 

Tutti, dai colleghi di lavoro agli estranei che incontri per strada, tenderanno ad offrirti consigli esperti sulla gravidanza, sulla maternità e su come ti “dovresti” sentire.

 

Il parto può essere difficoltoso

Vi sono altri fattori che possono rendere il parto difficile:

  • complicanze durante la gravidanza e/o durante il parto;

  • il parto comporta più interventi medici, più dolore o tempo di quanto ti aspetti;

  • il bambino nasce dopo il termine o in anticipo e, se è prematuro, potrebbe dover restare in un reparto di terapia intensiva;

  • non ti senti supportata o riconosciuta, oppure hai la sensazione che nessuno ti abbia ascoltata durante il parto;

  • ti sei sentita trattata diversamente perché provieni da una cultura diversa oppure hai notato che il personale sanitario non ha avuto particolari attenzioni e sensibilità verso le tue abitudini anche quando avresti voluto dare il benvenuto al tuo bambino a modo tuo, secondo le tradizioni della tua cultura;

  • hai più di un bambino e sei preoccupata per le reazioni che avrà il più grande;

  • il bambino presenta problemi di salute alla nascita;

  • non hai sentito un legame immediato con il tuo bambino appena nato.


Gestire l'inatteso

Indipendentemente da quanto ti sia preparata e/o come ci abbia pensato durante la gravidanza, talvolta le condizioni -al momento della nascita- hanno bisogno di una pianificazione differente.  

Non è insolito che sia necessario un cesareo d'urgenza o che il parto debba essere indotto se vi sono rischi per la salute della madre o del bambino.

Tali imprevisti possono essere vissuti come uno shock tanto che alcune donne descrivono un’esperienza di parto del genere come traumatica. Se ti succede, è utile riconoscere le emozioni che provi e parlarne con una persona di fiducia o con un professionista/operatore sanitario di fiducia.

 

 

Consigli su come prendersi cura di se stesse dopo un cesareo

 

Se il tuo bambino è prematuro o presenta complicanze, può darsi che debba passare un po' di tempo in ospedale. Questa può essere un'esperienza estremamente penosa per una neomamma. È importante, in una circostanza del genere, che tu e il tuo partner sappiate prendervi cura della vostra salute emotiva. Molti ospedali offrono servizi specifici di supporto per le famiglie. Assicuratevi di trarre vantaggio da ogni sostegno messo a disposizione e chiedete se ci sono altri aiuti disponibili per voi, in base alle vostre necessità.

 

 

Risposte emotive dopo il parto – il “baby blues”

 

Oltre alla gamma di emozioni che in genere si provano durante o dopo il parto, molte donne vivono il cosiddetto “baby blues” nei giorni immediatamente successivi alla nascita. I segnali più comuni del “baby blues” sono la tendenza al pianto, l'irritabilità e l'ipersensibilità nei confronti degli altri. Anche continui e immotivati (o inspiegabili) cambiamenti d'umore possono caratterizzare questa fase. È importante sapere che il “baby blues” non è la stessa cosa di una depressione post partum: infatti, di solito tutti questi segnali scompaiono spontaneamente nell'arco di pochi giorni (di solito due settimane) senza alcun tipo di intervento specialistico, sono sufficienti sostegno e comprensione. Tuttavia, se questi segnali non si riducono gradualmente oppure se persistono, potrebbero essere il segnale di un disagio più importante, di tipo ansioso o depressivo, e in questo caso potrebbe rendersi necessario un consulto specialistico.

 

 

Prendersi cura di sé stesse subito dopo il parto

 

Sentirsi contente, soddisfatte e ben supportate è la migliore prerogativa per porsi in relazione col bambino poiché così riusciamo ad essere disponibili verso di lui/lei e a sintonizzarci sui suoi bisogni. Il benessere fisico ed emotivo della neomamma e del neopapà aiuta a sviluppare un legame forte e sicuro e rappresenta la migliore garanzia che il bambino continui ad avere un buono sviluppo fisico, mentale ed emotivo. Salute emotiva e buona comunicazione rafforzano i rapporti anche con gli altri figli più grandi e con gli altri familiari. Prestare attenzione a questi aspetti può anche essere d’aiuto alle coppie per affrontare insieme le sfide dei cambiamenti che la nascita di un figlio comporta.

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Suggerimenti per prendersi cura di sé stesse

Ci sono molti modi che aiutano a prepararsi all’arrivo del bambino e a gestire il primo periodo dopo il parto, accorgimenti in grado ti farci trarre il meglio e ridurre al minimo lo stress.

Scopri alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti.

  • Essere un genitore significa sempre considerare i bisogni del proprio bambino, ma è importate non dimenticare i propri bisogni: prendersi cura di se stessi significa prendersi cura del bambino.

  • Potresti aver raccolto un mucchio di informazioni da varie fonti e ricevuto consigli da più persone su come occuparti del bambino, ma fai emergere anche da te stessa cosa sia meglio per te e per la tua famiglia.

  • Chiedi e accetta aiuto anche prima di averne realmente bisogno. Prevedi di aver bisogno di un supporto extra nei primi mesi rivolgendoti al partner, ai familiari o agli amici affinché siano disponibili può rendere questa transizione meno stressante.

  • Pensa a che cosa puoi fare di giorno in giorno per sentirti bene. Per alcuni neogenitori, restare in pigiama tutto il giorno li fa sentire solo peggio, mentre altri trovano che rilassarsi e non preoccuparsi del proprio aspetto libera energie che possono essere messe a disposizione di altre cose. Per ciascuno è diverso, quindi cerca di capire anche insieme al tuo partner cosa funziona meglio per voi e ignora le osservazioni degli altri che non sono d’accordo con le tue/vostre scelte.

  • Quando è possibile, cerca di non apportare cambiamenti rilevanti alla tua vita come cambiare casa o lavoro a gravidanza inoltrata o nei primi mesi dopo la nascita del bambino.

  • Se hai avuto un problema di natura emotiva in passato, discutine con il tuo medico. Ciò potrà aiutarti a individuare subito i sintomi, se si ripresentano, e ad affrontarli nei tempi e nei modi più adeguati.

Suggerimenti per ricevere sostegno

  • Creati una rete di sostegno: amici, familiari e/o di professionisti della salute, compresi gruppi di genitori e risorse locali, come asili nido e ludoteche.

  • Condividi per quanto possibile le faccende domestiche con il partner. Cercate entrambi di dare la priorità a ciò che realmente è necessario fare, lasciando perdere il resto. In questo periodo è importante essere disposti a lasciar andare qualcosa.

  • Ciascuno di noi ha i suoi criteri e i suoi modi di fare le cose, ma cercare di mantenerli a tutti i costi può essere stressante quando arriva un neonato. Pensa a quel che fai giorno per giorno e se c’è qualcosa che per adesso puoi lasciar perdere oppure limitarti a fare “abbastanza bene”. Ciò potrebbe anche voler dire che devi abbassare un po' le tue aspettative.

  • Fai il più possibile tesoro dell'aiuto che ti viene offerto. Ricordati che i bambini si adattano a modi diversi di fare le cose (perché questo li stimola) e, dunque, non è un problema se il tuo partner o chiunque ti aiuti fanno le cose diversamente da te e modificano la routine. I genitori naturalmente pensano che il loro modo sia il migliore e non vogliono che vengano effettuati cambiamenti, ma è opportuno accettare altre idee e variare i modi in cui si fanno le cose.

 

 

Suggerimenti per restare in salute e gestire lo stress

  • Mangiare con regolarità, fare pasti salutari, fate esercizio fisico con costanza ed evitare droghe e alcol.

  • Il sonno è importante, quindi cogli ogni opportunità disponibile per riposare (per esempio mentre il bambino dorme).

  • Prenditi il tempo per fare le cose che trovi rilassanti – anche solo dieci minuti per ascoltare musica o leggere. Alcune persone trovano utili i respiri profondi, lo yoga e le tecniche di rilassamento.

  • Socializza, anche se ciò ti richiede un grande sforzo.

  • L'esercizio fisico è un grande antistress. Cerca di portare fuori il bambino per una passeggiata ogni giorno, farà bene a entrambi.

  • Ci saranno giorni in cui ti sentirai sopraffatta, al limite della sopportazione o sarai stremata al pensiero che tutto stia sfuggendo al tuo controllo. Se succede una cosa del genere, lascia il bambino in un posto sicuro (per esempio nella sua stanzetta o nella culla o a una persona di tua fiducia) e resta un momento sola con te stessa, telefona a un'amica, al tuo partner, a un vicino o a un familiare.

  • Se hai pensieri negativi, fissi o ricorrenti, che iniziano a influenzare i tuoi sentimenti nei confronti di te stessa o del bambino, è importante che cerchi consiglio al più presto e che ne parli al professionista sanitario di tua fiducia.

  • È importante essere consapevoli di qualunque differenza rispetto a come ci si sente o ci si comporta normalmente. Se noti cambiamenti rilevanti, nell’immediato oppure che perdurano nel tempo, chiedi aiuto al tuo medico di fiducia, al ginecologo, all’ostetrica o a qualunque altro professionista sanitario che ti segue e di cui ti fidi.
     

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L'esperienza del parto per i partner

Anche i partner delle partorienti possono trovare intensa l’esperienza del parto – qualora assistano – o della nascita. È un’esperienza che può far sentire molto più vicini a lei e al bambino, ma potrebbe anche risultare penoso vederla sofferente e non poter far nulla.

Ecco alcuni esempi delle reazioni più comuni dei partner che assistono al parto:

“Ansia e sfinimento, ma non me lo sarei perso per nessuna ragione al mondo.”

“È stata dura veder soffrire mia moglie, ma sono contento di aver potuto essere lì per sostenerla.”

“Mi sono sentito impotente e un po' in colpa per il fatto che dovesse affrontare tutto questo.”

“Quando ho tagliato il cordone ombelicale, mi sono sentito così strettamente legato a lei e a mia figlia.”

Messaggi chiave per i partner che si preparano al parto

  • La tua compagna avrà bisogno del tuo sostegno e della tua assistenza, sarà quindi importante esserci fisicamente ed emotivamente.

  • Non pretendere troppo da te stesso: ci sono situazioni al di là del tuo controllo in cui è difficile che tu possa fare qualcosa, ma è preziosissimo essere lì per lei.

  • È fondamentale che tu possa essere ben informato e consapevole del tipo di parto che vuole la tua compagna e condividi con lei questa esperienza. Durante il travaglio potrebbe essere necessario prendere alcune decisioni importanti.

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