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Diventare madri implica una vasta gamma di emozioni che vanno dalla gioia e l'entusiasmo allo stress e l'apprensione. Le modificazioni fisiche che subisci possono influire anche sull'umore e lo stato d’animo ed è normale fare esperienza di una quantità di alti e bassi maggiore del solito. Ma la depressione è più di un normale calo dell'umore: è una condizione seria che si ripercuote sulla tua salute fisica e mentale.

In molti casi, la depressione durante il periodo perinatale (la gravidanza e il primo anno dopo il parto) non viene riconosciuta e può peggiorare. Ciò può avere ripercussioni sulla tua esperienza di gravidanza e/o di maternità.

La depressione non incide solo su di te ma si ripercuote anche sul benessere di chi ti circonda, sulle tue relazioni e sullo sviluppo del bambino.

Per questo è importante che ne parli con qualcuno se ti accorgi che è dura da affrontare. Prima cercherai supporto, prima riuscirai a stare meglio e a goderti la tua famiglia.

Depressione perinatale, antenatale e postnatale: qual è la differenza?

Ti sarà capitato di sentire questi termini e di domandarti che cosa significhino.

La depressione antenatale è quella che si manifesta durante la gravidanza, in Italia colpisce circa una donna su dieci e l’incidenza può aumentare nel periodo compreso tra un mese e un anno dopo il parto (depressione postnatale).

Poiché la depressione può insorgere prima o durante la gravidanza e continuare dopo la nascita del bambino, spesso viene utilizzata l’espressione “depressione perinatale” che copre l'intero periodo che va dal concepimento al dodicesimo mese di vita del bambino.

La depressione può ripresentarsi in una gravidanza successiva o dopo la nascita di un altro figlio.

 

“Non ho mai sofferto di depressione prima. Questo bambino era desiderato... e lo ricordo chiaramente... un giorno su di me è sceso un velo nero... era come se lo sentissi scendere su di me...”

 

Depressione o “baby blues”?

Molte donne fanno esperienza del “baby blues” fra il terzo e il decimo giorno dopo il parto, a causa delle modificazioni dei livelli ormonali indotte dalla nascita. Può capitarti di continuare a piangere o di sentirti sopraffatte, ma tutto questo generalmente passa in pochi giorni senza bisogno di interventi particolari – a parte il sostegno e la comprensione di chi ti è vicino.

Tutti i genitori attraversano un periodo di adattamento mentre cercano di gestire i grandi cambiamenti conseguenti la nascita del bambino. Ricordati che non sei l’unica che cerca di capire come montare la carrozzina o calmare un bambino che strepita, tutti i genitori sono sulla stessa barca. La maggior parte delle donne pian piano imparerà accorgimenti e troverà  soluzioni, si sentirà fiduciosa nel suo nuovo ruolo. Ma se ti senti angosciata, abbattuta, triste o sopraffatta per un tempo corrispondente o superiore a due settimane, può darsi che tu stia sviluppando uno stato depressivo.

Se pensi che il tuo partner o il bambino se la caverebbero meglio senza di te, se pensi di far del male a te stessa o al bambino, cerca un aiuto specialistico senza far passare troppo tempo.


 

I sintomi della depressione

I sintomi della depressione durante la gravidanza o nel primo periodo che segue al parto sono simili a quelli che qualsiasi persona può sperimentare nella vita dinanzi a situazioni sconosciute o che richiedono immediata responsabilità. Possono, quindi, risultare un po' più difficili da identificare e gestire quando sei incinta o sei da poco diventata madre. Alcuni dei cambiamenti che si verificano diventando madri - es. nel sonno o nell'appetito - si sovrappongono, infatti, ai sintomi della depressione e può essere difficile accorgersi delle differenze. Si tratta di un periodo in cui ogni cosa è nuova e impegnativa e, quindi, può essere complicato sapere se le tue reazioni ed emozioni si situano nella gamma della “normalità”, proprio perché l'esperienza di vita con un neonato potrebbe essere percepita come molto lontana dalla “norma” e quindi potresti minimizzare l'effetto delle e tue eventuali risposte reazioni.

Se hai notato alcuni dei seguenti sintomi per due settimane o più, è tempo di cercare aiuto:

 

  • avere il morale a terra o sentirsi frastornate;

  • sentirsi fallita, in colpa, piena di vergogna, inutile, senza via d'uscita, impotente, vuota o triste;

  • sentirsi spesso sull’orlo di piangere;

  • sentirsi arrabbiata, irritabile o risentita (per esempio, provare facilmente fastidio per il bambino o il partner);

  • aver paura per il bambino e/o di restare sola con il bambino o temere che il bambino non riesca a calmarsi;

  • avere paura di restare da sole o di uscire;

  • perdere interesse per cose che di norma ti darebbero gioia o svago;

  • avere pensieri negativi ricorrenti (per esempio “Sono un fallimento”, “Sto facendo un pessimo lavoro”, “La mia vita è terribile”);

  • sperimentare insonnia (difficoltà ad addormentarsi o di riprendere il sonno dopo la poppata notturna) oppure sonno eccessivo, avere incubi

  • modificazioni nell'appetito (non hai voglia di mangiare o mangi in eccesso);

  • sentirsi priva di motivazione e incapace di affrontare la routine quotidiana;

  • ritirarsi dal contatto sociale e/o non prendersi cura di se stesse come al solito;

  • ti attraversa il pensiero di fare del male a te stessa o al bambino, di porre fine alla tua vita o di fuggire da qualunque cosa.

 

Se hai pensieri del genere, è tempo di cercare aiuto.

 

Sono depressa... o soltanto esausta?

Poiché spesso i sintomi della depressione si sovrappongono all’esperienza concreta della maternità, può aiutarti a fare la differenza capire il modo in cui ti senti riguardo a te stessa, alla tua vita e alla famiglia.

È importante riconoscere che alcuni aspetti della tua vita di neomamma, come la privazione del sonno e un aumento di stress, fanno parte di questa esperienza ma rappresentano anche fattori di rischio. Se persistono abbastanza a lungo e alcuni di essi si intensificano, potrebbero delinearsi come segnali di depressione.

 

Quando una neomamma è esausta:

  • è ancora in grado di mantenere una visione relativamente positiva di se stessa e della propria vita, anche se si sente spossata tutto il tempo;

  • è capace di riconoscere che il livello di privazione del sonno è solo temporaneo e che le cose miglioreranno;

  • sa trarre piacere e gioia dalle cose della vita.

 

I segnali di una probabile depressione:

  • Vedi te stessa e la tua vita in modo negativo (“Sono un fallimento”, “Sto facendo un pessimo lavoro”, “La mia vita è terribile”).

  • Ti senti senza speranza e non riesci a immaginare come le cose potrebbero migliorare.

  • Anche se riesci a riposare, i tuoi pensieri e sentimenti rimangono negativi.

  • Non riesci a provare gioia per niente, neppure per le cose che solitamente ti piacevano.

 

Supporto per i neo padri

La depressione durante la gravidanza e il primo periodo dopo il parto non colpisce soltanto le donne: anche i papà sono a rischio. Se sei appena diventato padre o stai per diventarlo, possiamo fornirti informazioni e risorse per aiutarti a gestire lo stress e a prenderti cura di te stesso.

“Il pensiero di arrivare alla fine della giornata è sconfortante... nessuno ti dice quanto sia duro... anche i compiti più semplici sono al di là delle tue capacità.”

Trattamenti per la depressione

La buona notizia è che esiste una vasta gamma di professionisti sanitari e di trattamenti che possono aiutarti per l'ansia. Per orientarti, puoi chiedere al tuo medico di base oppure ad altri operatori sanitari con cui entri in contatto durante la gravidanza o il primo anno di vita del bambino. È importante che il programma di trattamento sia tagliato su misura per i tuoi bisogni.

Fra quelli raccomandati, si prevede sempre una combinazione di supporto pratico e emotivo cui può aggiungersi un qualche tipo di terapia psicologica. Se i tuoi sintomi ti provocano un disagio significativo al punto da renderti difficile gestire le normali attività della vita quotidiana, è possibile che il professionista sanitario prenda in considerazione un programma di trattamento che comprenda un approccio medico-farmacologico oltre a quelli suddetti.

Se i segnali della tua sofferenza emotiva ti sembrano più importanti

Oltre alla depressione e all'ansia, che sono i tipi più comuni di sofferenza emotiva durante il periodo perinatale, vi sono altri problemi meno comuni che possono presentarsi nello stesso periodo e che presentano vari livelli di gravità: il disturbo bipolare, la psicosi post partum (puerperale) e la schizofrenia.

Puoi reperire qui ulteriori informazioni.

La depressione perinatale
Depressione sintomi
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