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Cosa influenza
il benessere emotivo

Avere un bambino può essere una di quelle esperienze della vita che sono al tempo stesso entusiasmanti e difficili. Può essere un po' come le montagne russe: provi gioia, felicità e gratificazione in certi momenti, ma in certi altri ti senti stressata, frustrata, sopraffatta e confusa. È importante tenere sotto controllo la tua salute emotiva durante questo viaggio.

I problemi di salute emotiva durante la gravidanza e nel primo periodo successivo alla nascita possono colpire chiunque, indipendentemente dal contesto culturale e dall’estrazione sociale. La depressione, l'ansia e altri problemi emotivi in genere non hanno una causa definita ma rappresentano quelle condizioni rispetto alle quali possiamo solo dire: “Mi succede questo. Ecco, questo è il problema!”.

 

In realtà, è probabile che questi problemi si sviluppino come risultato di una combinazione tra fattori di “rischio” e fattori di “protezione”: quando ci troviamo ad affrontare esperienze di vita particolarmente difficili o che ci mettono a dura prova, la nostra capacità di superare queste sfide dipende dalle risorse e dalle soluzioni che riusciamo mettere in campo, compresa la possibilità di accedere e utilizzare gli aiuti a disposizione. I fattori di rischio spesso riguardano problemi del passato, ma anche questioni più immediate legate al parto e al fatto di diventare madri.

Per prendersi cura della tua gravidanza e del tuo benessere anche nel periodo successivo al parto, i professionisti sanitari con cui entrerai in contatto potrebbero rivolgerti alcune domande per riuscire a offrirti il supporto di cui hai bisogno, sia dal punto di vista fisico che emotivo. Le domande potranno riguardare:

  • la presenza di problemi di salute emotiva nella tua storia personale o familiare, passata o recente;

  • una storia attuale o passata di abuso (fisico, psicologico, sessuale);

  • l'uso attuale di alcol e/o droghe;

  • la quantità di sostegno pratico ed emotivo su cui puoi contare;

  • eventi di vita difficili o stressanti (per esempio un aborto o un bambino nato morto, perdita del lavoro, trasloco, mancanza di una fissa dimora).

Se ci sono difficoltà o problemi specifici che ti preoccupano, o se hai bisogno di maggiore sostegno, non attendere che ti venga chiesto. Puoi avviare la conversazione spiegando la situazione e che cosa sta succedendo.

Fattori di rischio: gli stress durante la gravidanza e dopo la nascita

Abituarsi a essere genitori è un compito impegnativo e lo è anche se va tutto bene. Basta poco per rendere questa esperienza alquanto stressante: un bambino che soffre di coliche o ha difficoltà a dormire, la fatica a riprendersi da un parto complicato.

Se stai gestendo una serie di incombenze oltre un certo periodo e livello di tolleranza, tieni d'occhio il tuo umore e cerca supporto se ti occorre.

 

I fattori che possono aumentare lo stress:

  • una gravidanza difficile o non pianificata;

  • complicanze ostetriche in passato, compresi problemi di fertilità;

  • un travaglio molto lungo e/o un parto complicato;

  • un grave baby blues dopo il parto;

  • una personalità ansiosa, perfezionista, o la tendenza a preoccuparsi;

  • una bassa autostima e la tendenza all'autocritica;

  • difficoltà nell'allattamento al seno;

  • un bambino prematuro o problemi di salute propria o del bambino, compresi problemi di separazione;

  • una continua mancanza di sonno o riposo;

  • un bambino dal temperamento irrequieto (per esempio con problemi di alimentazione e sonno);

  • essere una madre single;

  • essere una madre adolescente;

  • partorire più bambini (un parto gemellare o trigemino).

 

Tutto questo non vuol dire che ogni neogenitore che deve fronteggiare delle difficoltà svilupperà un problema di salute emotiva. Differenti combinazioni di fattori di rischio e di protezione incideranno in maniera diversa. Far leva sui fattori di protezione può, infatti, rafforzare la nostra salute psico-fisica e migliorare la nostra resilienza.*​

Resilienza

La capacità di una persona di affrontare gli eventi avversi e difficili della vita senza esserne sopraffatta, ma anzi uscendone rafforzata. Le persone resilienti sono quelle che trovano in se stesse, nel contesto e nelle relazioni con gli altri le risorse e la forza di affrontare efficacemente e di superare le avversità e il dolore. Riescono a riorganizzare positivamente la propria vita, nonostante tutto e contro ogni previsione, dando un nuovo slancio alla propria esistenza.

Fattori di protezione

Se pensiamo ai fattori di rischio come a cose negative che possono intaccare la nostra salute emotiva, consideriamo però che i fattori di protezione sono le cose positive che ci rafforzano e che ci danno le abilità e il supporto necessari ad affrontare le sfide della vita.

Essi comprendono:

  • forti cerchie di supporto – familiari, amici, la comunità, i nuovi parenti;

  • un senso positivo dell'identità e del patrimonio culturale;

  • essere fisicamente in forma e prendersi cura di se stesse – fare esercizio fisico, mangiare bene, saper ridurre lo stress anche facendo ricorso ad aiuti;

  • buone abilità di affrontare e di risolvere i problemi;

  • l’ottimismo o un atteggiamento positivo verso la vita;

  • la capacità di chiedere e cercare aiuto;

  • saper accedere a servizi di aiuto e di sostegno.

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